COVID, “RISCHIO ARANCIONE” PER SEI REGIONI. OGGI IL MONITORAGGIO DELL’ISS

C’è attesa per la pubblicazione dei dati settimanali forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, che potrebbero indurre il Governo a fare scattare la zona arancione per sei regioni italiane. Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte potrebbero avere in indice Rt superiore ad 1 e dunque cambiare fascia di rischio. Si aggiungerebbero a Basilicata, Liguria, Molise, Umbria, provincia di Trento, già passate in zona arancione, e all’Abruzzo, che però dovrebbe passare in rosso sulla base dei nuovi elementi.

Sicilia e Calabria in giallo, la Val d’Aosta potrebbe essere la prima regione in fascia bianca

Nessun problema all’orizzonte per Sicilia e Calabria che dovrebbero rimanere gialle, mentre la Valle d’Aosta ambisce alla zona bianca, sarebbe il primo caso in Italia. La piccola regione per la terza settimana consecutiva ha meno di 50 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti. I ricoverati in ospedale sono 8, di cui solo 2 in terapia intensiva. Con il passaggio in zona bianca decadrebbero divieti e chiusure (palestre, cinema, teatri) e potrebbe ripartire lo sci amatoriale, bloccato da DPCM fino al 5 marzo.

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I lockdown locali

Mentre Palazzo Chigi pensa a nuove misure di contenimento della pandemia, utili a scongiurare la terza ondata, tra i provvedimenti già attuati ci sono i lockdown locali, resi necessari soprattutto per la presenza delle varianti del virus. In Lombardia sono quattro i comuni in zona rossa: Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù.

Attese le strategie del Governo

Il 5 marzo scadrà l’attuale DPCM in vigore e il nuovo Esecutivo dovrà decidere sullo strumento legislativo da utilizzare e mettere a punto le strategie da seguire per frenare la pandemia. Se ne saprà di più nel fine settimana, dopo che Draghi avrà ottenuto la fiducia.

 

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