UN BRINDISI PER CHI?

Si è momentaneamente interrotta la diretta del sindaco di Messina Cateno De Luca che ha annunciato che riprenderà alle 23. Ecco intanto una sintesi del suo lungo intervento.

Una bottiglia e cinque flute, per un ideale brindisi, un bicchiere per il presidente della regione siciliana Nello Musumeci, uno per l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, uno per i deputati nazionali, uno per i deputati regionali, uno per una parte della città di Messina e uno infine per le consorterie.

E’ cominciata così la diretta facebook del sindaco di Messina Cateno De luca. In apertura il primo cittadino ha ricordato la sua vittoria elettorale e le principali tappe dei  suoi quasi due anni di sindacatura iniziata nel giugno del 2018.

Il sindaco ha anche  letto la lettera scritta nell’ottobre 2018 quando si è dimesso da parlamentare regionale, un mese prima dalla difficile approvazione del salva Messina, poi si è soffermato sul difficile rapporto con i dirigenti comunali e con una parte del personale comunale.

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Neanche il rapporto con la stampa è stato sempre agevole, o meglio – come ha detto De Luca – con una certa stampa.

“Ho provato a interagire con il governo nazionale e regionale ed anche questi rapporti non sono stati facili.” Ha detto Emblematica la vicenda del Palagiustizia. Mi sono sempre sentito un cavaliere errante, ho dovuto lottare per non far prevalere la logica del doMAI. Ho superato anche chi suggeriva di dichiarare il dissesto del comune di Messina. Ricordati anche i difficili rapporti con alcune organizzazioni sindacali.

Il 2019 è stato l’anno del cambio di passo a inizio gennaio dello scorso anno c’era un clima di guerriglia – ha ricordato il sindaco – anche lì mi sono trovato con il consiglio comunale contro.

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IL RECENTE PASSATO ED OGGI, IL RAPPORTO CON IL CONSIGLIO COMUNALE

“Ho lasciato i conti a posto.” Ha detto il sindaco. “Ogni mia reazione aveva una motivazione.” Ma i punti forti sono stati i riferimenti al presente, il difficile rapporto con il consiglio comunale e quelli con l’Asp la cui gestione – ha detto-  – ha portato al picco i contagi a Messina. “Sono stato lasciato solo in questa lotta, nessuno si è schierato a mio sostegno nonostante le deficienze colpevoli dell’Asp, neppure la deputazione nazionale e regionale. I consiglieri non si sono dimostrati liberi, nessuno ha manifestato solidarietà quando sono arrivate minacce alla mia persona.”

Poi la diretta si è interrotta.

 

 

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