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“Prendiamo atto. Ci pare tuttavia che non manchino i passaggi da chiarire e i punti da approfondire. Attendiamo per questo di esaminare, con tutta la scrupolosa attenzione del caso, i documenti e i verbali relativi alla gara e in particolare ai criteri di valutazione tramite punteggi applicati”.
Con queste parole Caronte & Tourist accoglie la notizia dell’esito della gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico di navigazione nella laguna di Venezia.
In continuità con la politica di espansione e diversificazione, che l’ha vista negli ultimi anni tra le più vivaci realtà imprenditoriali a livello nazionale, C&T era infatti scesa in campo spiegando – col conforto di un ponderoso dossier – di avere le carte in regola per entrare anche nel business del trasporto lagunare.
C&T ha dunque partecipato alla gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico di navigazione nell’area urbana di Venezia e verso l’aeroporto di Tessera presentando contestualmente all’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico settentrionale istanza per ottenere la concessione dei ricoveri coperti per imbarcazioni tipici della laguna di Venezia e dei fiumi navigabili dell’entroterra, le cosiddette “cavane”.
L’iter di questa gara (riguardante l’affidamento per nove anni del 10% dei servizi di trasporto pubblico marittimo locale non gestito dalla Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano) è stato fin troppo lungo e tormentato.
Negli anni Caronte & Tourist aveva proposto ricorso al Tar Veneto lamentando il fatto che la stazione appaltante avrebbe dovuto, previo accordo con l’AdSP, prevedere la disponibilità delle cavane in favore del soggetto aggiudicatario e inoltrato alla AdSP una richiesta di accesso agli atti a proposito della concessione ad altro soggetto di diverse aree tra pontili e ormeggi, ignorando analoga richiesta da essa presentata a dicembre 2019, “senza ricevere alcun riscontro”.
Adesso la notizia dell’affidamento dei servizi al soggetto che da anni già gestiva per affidamento diretto, dopo un esito di gara che C&T – che aveva annunciato di voler scendere in campo “per concorrere ad armi pari con tutti gli altri” – lascia intendere sarà oggetto di “serena ma attentissima valutazione”.
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