IN ARRIVO 5,5 MILIONI DI EURO PER UN PROGETTO UNIME PER LA PEDIATRIA

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L’Università di Messina ha appena ottenuto un finanziamento dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), per un nuovo e importante progetto per la Pediatria. Il progetto prende il nome di CADUCEO ed è stato realizzato con il partenariato di Nexera (Capofila), TIM, l’Università La Sapienza di Roma e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Il finanziamento ammonta a 5,5 milioni di euro. Il progetto, ideato e coordinato da Claudio Romano, Professore Associato di Pediatria, ha l’obiettivo di implementare una piattaforma in grado di analizzare dati medici in vari formati, attraverso un sistema applicativo di Intelligenza Artificiale. Lo scopo è di riconoscere mediante sistemi basati su reti neurali, opportunamente addestrati, le caratteristiche salienti delle malattie in modo da profilare i pazienti ed elaborare percorsi diagnostici con largo anticipo.

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Le tecniche di Machine Learning.

A rendere possibile ciò sono le tecniche di Machine Learning. Consentono ai computer di imparare i dati, generare modelli  e sviluppare sistemi informatici che simulano e talvolta superano il ragionamento umano. Ciò offre al medico un supporto basato su “approcci statistici”, nelle fasi di diagnosi e cura.

Una nuova soddisfazione per l’Università di Messina.

Grande soddisfazione da parte del Rettore, Prof. Salvatore Cuzzocrea. «Questo prestigioso riconoscimento pone l’Università di Messina in prima fila in Europa nella ricerca anche in questo ambito, considerando inoltre che per la prima volta viene individuato un sistema applicativo di Intelligenza Artificiale per le patologie complesse nel bambino. L’apprendimento automatico attraverso questi sistemi è uno strumento prezioso per il sistema sanitario moderno».

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Un percorso di ricerca lungo, finalmente arrivato alla fase applicativa. «Dopo oltre 3 anni di lavoro – sottolinea il prof. Romano – siamo riusciti a completare questo percorso, in un momento molto difficile anche per la ricerca in Italia. Metteremo a disposizione della nostra Università e del Policlinico, una piattaforma di Intelligenza Artificiale. Non solo “cura della malattia, ma anche “gestione complessiva del benessere degli individui”».

 

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