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Terminata la prima fase del piano vaccini, che interessa operatori sanitari, Rsa, persone con patologie, detenuti, Forze dell’Ordine e docenti, si procederà con il secondo step, ovvero la vaccinazione di massa. Il Governo ci sta lavorando, ma già trapelano le prime indiscrezioni su come sarà organizzata la gestione dell’imponente campagna di somministrazione, che coinvolgerà la maggioranza degli italiani, tutti quelli che non rientrano nelle categorie già vaccinate.
Prenotazioni online o con metodi tradizionali
Per gestire al meglio le operazioni sono previste prenotazioni online attraverso l’utilizzo di applicazioni dedicate o anche via sms, ma per coloro che non hanno accesso a strumenti digitali sarà creato un numero verde apposito e verranno inviati inviti tramite posta. Secondo quanto si apprende saranno circa 1500 i siti in cui verrà effettuata la vaccinazione, ma le tempistiche saranno necessariamente legate al progressivo arrivo delle dosi. Intanto le Regioni e le Asl sono al lavoro per individuare i luoghi per le somministrazioni. I centri vaccinali potrebbero essere adibiti all’interno di ambulatori, stabili vari, palazzetti dello sport, padiglioni.
Le date delle somministrazioni
Si procederà certamente a scaglioni, ma non è stato ancora stabilito se la chiamata avverrà per età o per lettera del cognome. Grazie alla collaborazione di Eni e Poste Italiane, sarà inoltre costituito un sistema informatico nazionale per l’anagrafe sanitaria che sopperisca alle carenze di alcuni territori tecnologicamente meno avanzati, per mettere in comunicazione tutti i database.
Chi potrà effettuare la somministrazione
In questo aspetto è determinante la modalità di conservazione del vaccino. Se infatti si potrà avere a disposizione un siero da conservare a temperature standard e non a -80° come quello attualmente in distribuzione, potrebbero essere coinvolti i medici di base e anche le farmacie.
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