TUTE, PIGIAMI, OGGETTI PER LA CASA E PRODOTTI PER LA CURA DI SÈ: QUESTI I REGALI SCELTI NEL NATALE “COVID”

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Quelli che hanno preceduto il Natale, sono stati giorni all’insegna dello shopping prefestivo. Certo, tutto molto diverso rispetto agli scorsi anni, ma sicuramente la ricerca del regalo perfetto ha portato nelle strade del centro di Messina, come delle altre città italiane, tante persone.

Che tipo di regali hanno scelto famiglie, amici, fidanzati?  Lo abbiamo chiesto ad alcuni titolari di negozi rappresentativi per capire quanto abbia inciso il Covid sui classici regali di Natale.

Regali importanti VS “pensierini”

Uno shopping che, contrariamente a quanto si possa pensare, in pochi casi si è mantenuto sulla fascia di prezzo bassa: «Abbiamo riscontrato un lieve calo rispetto allo shopping di due anni fa – ha spiegato Maria Cristina Suaria, di Melaggiusti, franchising che si occupa di riparazione di telefoni tablet e vendita di accessori. Il budget si è abbassato e quindi abbiamo venduto piccoli regali come cover e borse per tablet».

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«Nei nostri negozi – ha specificato Carmelo Smiroldo, di Bernava – rispetto agli anni scorsi il numero dei regali è diminuito ed è cambiata la tipologia. Pochi sono stati i cosiddetti pensierini che si scambiavano soprattutto fra amici, con i quali a causa del Covid non era facile incontrarsi, mentre i regali più importanti hanno preso piede. Bene è andato l’acquisto degli addobbi natalizi, proprio perché le persone sono  rimaste di più a casa ed hanno fatto alberi e presepi molto ricchi».

Gli autoregali

La gente ha dedicato tanti risparmi alla cura di casa propria: «Da noi il gioiello è stato l’ultimo pensiero della gente – ha raccontato Cristina Costa, di Gioielli Costa. Le persone hanno scelto o completato servizi di piatti, bicchieri, acquistato soprammobili ed altro dedicati all’abbellimento dei propri ambienti, dove appunto mai come quest’anno ha vissuto di più».

Non solo casa, ma anche cura di sè, come ha sottolineato il direttore vendite di Profumerie Griffe, Massimo Morabito: «Nei nostri negozi abbiamo notato che le persone oltre a scegliere un regalo per le proprie persone care, si sono anche gratificate acquistando qualcosa per sé. A parte le confezioni che abbinano vari prodotti il regalo più scelto è stato il profumo sia per lei che per lui».

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Regali di fascia medio-alta

La scelta di piccoli regali ha penalizzato i negozi di fascia medio-alta: «Non si tende più a comprare gli occhiali per regalarli – ha raccontato Rita Crisafulli, dell’ottica Crisafulli – piuttosto si comprano per sé. Le persone hanno paura visti i tempi incerti».

«Lo shopping natalizio per noi è stato un disastro – ha raccontato Mimma Irrera, di Sensi di donna. In linea con il delicato momento sociale ed economico abbiamo proposto una collezione urban, ideale per le poche occasioni per vivere la città, per lo smart working ed altro che impedisce di uscire di casa, ma anche quella è andata lentamente, perché la gente cercava tute e pigiami».

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