[cmsmasters_row data_shortcode_id=”k1l37qqz2u” data_padding_bottom_mobile_v=”0″ data_padding_top_mobile_v=”0″ data_padding_bottom_mobile_h=”0″ data_padding_top_mobile_h=”0″ data_padding_bottom_tablet=”0″ data_padding_top_tablet=”0″ data_padding_bottom_laptop=”0″ data_padding_top_laptop=”0″ data_padding_bottom_large=”0″ data_padding_top_large=”0″ data_padding_bottom=”50″ data_padding_top=”0″ data_bg_parallax_ratio=”0.5″ data_bg_size=”cover” data_bg_attachment=”scroll” data_bg_repeat=”no-repeat” data_bg_position=”top center” data_color=”default” data_bot_style=”default” data_top_style=”default” data_padding_right=”3″ data_padding_left=”3″ data_width=”boxed”][cmsmasters_column data_width=”1/1″ data_shortcode_id=”ba8kgeuww” data_animation_delay=”0″ data_border_style=”default” data_bg_size=”cover” data_bg_attachment=”scroll” data_bg_repeat=”no-repeat” data_bg_position=”top center”][cmsmasters_text shortcode_id=”autjlep90m” animation_delay=”0″]
Tra coloro che in Italia hanno ricevuto le prime dosi del vaccino anti Covid c’è stato anche il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Messina Giacomo Caudo, che ha commentato: “Ormai siamo abituati a vaccinarci periodicamente contro numerose malattie, ma quello di oggi rappresenta l’inizio della fine di questa terribile pandemia, capace di far inginocchiare il mondo, prima con l’emergenza sanitaria poi con quella economica. E’ un piccolo passo per ognuno di noi, una semplice puntura, ma rappresenta un grande passo per l’umanità, un traguardo significativo, imprescindibile per porre termine alle migliaia di morti che ogni giorno affliggono il nostro e tanti altri Paesi”.
Tra le persone a cui ieri è stato somministrato il vaccino o a cui verrà somministrato nei prossimi giorni, oltre ai presidenti dei 9 Ordini dei medici, anche rappresentanti delle Asp siciliane, delle RSA, pediatri di libera scelta, medici della continuità assistenziale, operatori del 118, ma anche semplici cittadini.
Si è parlato molto dell’efficacia di questo vaccino, non ha paura non possa funzionare o ci siano controindicazioni?
“Assolutamente no- afferma Caudo- Al contrario mi fa molta paura il covid-19, che non ha dato scampo né ad anziani né a giovani, né a persone che avevano altre malattie, né a persone completamente sane, sportive, atletiche. E’ un virus maledetto e ho massima fiducia nella scienza mondiale, nelle grandi aziende farmaceutiche che mai hanno prodotto e distribuito medicinali non affidabili o non super-controllati. Oggi gli iter burocratici, amministrativi, di validità scientifica, i protocolli e parametri da seguire sono talmente rigidi che è impossibile si possa offrire e immettere sul mercato un vaccino sbagliato o addirittura contro-producente. Col covid-19, che merita chiaramente la massima attenzione, più che mai”.
E per quanto riguarda la tanto discussa “variante inglese”: rischiamo di avere un vaccino mentre il virus cambia e si trasforma?
“Non è una novità che i coronavirus cambino nel tempo, si trasformino con nuove ‘versioni’: lo sapevamo fin dall’inizio- spiega il Presidente dell’Ordine dei Medici- tutti i virologi e infettivologi l’avevano detto in tutte le lingue ma, come per l’influenza, i primi vaccini hanno aperto la strada ai successivi e ogni anno ci garantiscono di immunizzarci nei confronti delle nuove forme. Penso che avverrà questo anche col covid-19. Dobbiamo essere felici di questo punto di arrivo, la vaccinazione, per poterla trasformare noi in un punto di partenza verso nuovi vaccini contro eventuali diverse forme del virus ed evitare altre terribili pandemie”.
Il vaccino non sarà obbligatorio, cosa si sente di dire alle persone e soprattutto ai medici o odontoiatri o altri operatori del Sistema Sanitario che liberamente sceglieranno di non farlo?
“Lo consiglio vivamente, fermo restando la totale libertà di ognuno. Invito soltanto a riflettere sul futuro del nostro Paese, della nostra economia, dei nostri giovani e figli: abbiamo vissuto un disastro senza precedenti per un anno intero e probabilmente durerà per altri mesi: il vaccino è l’unica arma per vincere la guerra, per far sì che le tante battaglie combattute da medici, personale sanitario, infermieri, volontari, soccorritori, ecc. non siano vane, che gli sforzi della ricerca siano premiati specialmente per evitare che ci siano altre morti, altri centri anziani focolai del virus, altri funerali senza persone e senza fiori, altri carri militari con tante bare sopra come a Bergamo, altri giovani che vanno via senza avere accanto l’affetto dei propri cari, altre aziende che chiudono e impiegati che perdono il posto di lavoro, altra povertà. Fatte queste riflessioni- conclude Caudo- sono sicuro che i medici che si nutrono quotidianamente di scienza, tecnologia e progresso, faranno la scelta giusta”.
[/cmsmasters_text][/cmsmasters_column][/cmsmasters_row]