LOCKDOWN: DA STASERA LA FRANCIA “SPEGNE LE LUCI”.

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La Francia da stasera entra in lockdown. E’ la seconda  volta dall’inizio della pandemia. La chiusura  durerà almeno fino al primo dicembre.

Le frontiere interne all’Unione europea resteranno aperte, ma chiunque vorrà arrivare sul territorio italiano dovrà mostrare un test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti oppure dovrà farlo all’arrivo. Inoltre, non è possibile viaggiare all’interno del territorio nazionale, nemmeno spostarsi nelle seconde case, ma  proprio dalla serata di ieri a Parigi ed in tutta la “cintura”  limitrofa  in attesa dello stop si sono registrate code anche di centinaia di chilometri.

“Una cosa spaventosa, era tutto bloccato, paralizzato, è questa la prima conseguenza dell’imminente arrivo del lockdown” Spiega Valentina Gentile Veillat, siciliana di S. Alessio Siculo in provincia di Messina da 14 anni prima a Parigi oggi residente nella Val du Layon. “I parigini che hanno case al mare o in campagna hanno già abbandonato la città perché non si può affrontare un secondo lockdown in case di pochi metri quadrati e senza spazi all’aperto.”

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  • Tu abiti in una zona rossa, qual è la percezione della gente per questo nuovo lockdown? C’è paura, rabbia?

“Quando in un posto ci vivi non hai paura, o meglio non hai una vera e propria percezione della zona rossa perché continui a fare la tua vita. Direi dunque molta rabbia perché la gente è convinta che questo nuovo lockdown si sarebbe potuto evitare. Se si fosse intervenuto sui trasporti e sulla sanità oggi non saremmo così e poi si verificano cose stranissime.”

  • Ad esempio?

“Ci sono delle incongruenze, i mezzi continuano ad essere strapieni, i piccoli locali sono stati chiusi ma i Mc Donald restano aperti. La quarantena in Francia da 14 giorni è stata ridotta ad una settimana, in Italia invece dura 10 giorni. Non si capisce più nulla, il virus è uguale dappertutto, ma ognuno fa a modo suo. Stessa cosa sui decessi, ma davvero sono tutti per Covid? La gente qualche dubbio ce l’ha. La situazione economica poi è disastrosa.

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  • Cosa pensa la gente del presidente Macron?

“Che è inadeguato e che non è stato capace di prendere i giusti provvedimenti. In primavera ed in estate ci si doveva preparare incrementando i trasporti ed intervenendo  sul sistema sanitario. Ma mi pare che su questi fronti la Francia sia in buona compagnia (si fa per dire) di altri paesi europei, come l’Italia ad esempio.”

  • E Parigi? Come vivrà questo secondo lockdown la ville lumière?

“Come detto, chi può sta andando via nelle seconde case, ma c’è tanta gente che deve rimanere a Parigi per lavoro o perché non ha alternative. Sicuramente avrà delle forti limitazioni, non potrà spostarsi ad oltre un chilometro da casa, gli spostamenti saranno limitati ad un’ora, le scuole primarie restano aperte, si potrà fare un po’ di sport, ma solo a livello individuale, insomma un perfetto salto all’indietro di qualche mese fa.”

 

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