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Nell’ultimo DPCM varato dal Governo viene data alle Regioni la possibilità di emanare Ordinanze più restrittive rispetto alle disposizioni contenute nel decreto. Detto fatto. Se nelle maggiori regioni italiane i Governatori hanno già emanato ordinanze, altri stanno valutando il da farsi e ulteriori limitazioni potrebbero scattare nelle prossime ore. Anche i Sindaci, secondo il DPCM, hanno la facoltà di applicare misure come la chiusura di strade o piazze dove si creano assembramenti e alcuni stanno provvedendo a firmare provvedimenti secondo le necessità del territorio di loro competenza. Ma proviamo a fare chiarezza e vediamo cosa sta succedendo in Sicilia e nel resto d’Italia.
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In Sicilia
Il governatore Musumeci è ad un passo dal firmare un’ordinanza che, secondo indiscrezioni, sarebbe composta da 4 punti chiave.
- Didattica a distanza per le scuole superiori escluse le prime classi per almeno 3 settimane
- Chiusura dei locali pubblici alle 23
- Mezzi pubblici con capienza ridotta del 50%
- Coinvolgimento dell’esercito nell’eventuale costruzione di ospedali da campo.
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A Messina
Intanto anche il sindaco di Messina Cateno De Luca è pronto ad emettere una sua ordinanza, che illustrerà nel dettaglio oggi in una diretta Facebook. Secondo quanto scrive la Gazzetta del Sud il provvedimento prevedrà un “mini lockdown” dalla mezzanotte alle 5 del mattino. Si fermeranno dunque tutte le attività e non si potrà uscire da casa se non per comprovati motivi di necessità. Non una semplice chiusura di alcune strade o piazze ma un coprifuoco che però, stando a quanto dichiarato dal Primo Cittadino al quotidiano, non penalizzerebbe le attività di ristorazione e i locali, anzi, sarebbe concessa anche mezz’ora di tolleranza per consentire alla gente di andare a mangiare fuori e poi tornare a casa comodamente. Ma l’Ordinanza comunale così come studiata dal Sindaco potrebbe risultare di scarsa efficacia, dal momento che quella regionale che Musumeci si appresta a firmare prevedrebbe la chiusura dei locali alle 23. Va detto però che tutto è ancora in evoluzione e non si escludono sorprese dell’ultim’ora.
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In Italia
Lazio- da oggi blocco della circolazione dalle 24 alle 5 valido per 30 giorni. Gli spostamenti di notte saranno consentiti solo per motivi urgenti o di lavoro e dovranno essere comprovati da un’autocertificazione. Da Lunedì prossimo didattica a distanza per le superiori e l’Università.
Lombardia- Limitazioni agli spostamenti dalle 23 alle 5 salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza o salute. In questi casi servirà comunque un’autocertificazione. E’ vietata dalle 18 alle 5 la consumazione di alimenti e bevande su aree aperte al pubblico. Limitazioni alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nei fine settimana. Situazione in bilico a Milano, dove si sta valutando il lokcdown.
Campania- come in Lombardia previsto il coprifuoco notturno con divieto di spostamento e chiusura delle attività dalle 23 alle 5 a partire dal weekend. Vietata la mobilità tra province, salvo esigenze di lavoro, salute o altre urgenze. Scuole chiuse, ad eccezione delle attività per alunni disabili.
Piemonte- Chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica, ad eccezione degli esercizi di vendita di generi alimentari, farmacie e studi medici, locali di ristorazione e tabaccherie. Chiusura notturna, dalle 24 alle 5 di tutte le attività commerciali al dettaglio escluse le farmacie. Divieto di vendita di alcolici dopo le 21 in tutte le attività commerciali, tranne il servizio al tavolo in locali e ristoranti. Da lunedì prossimo alternanza tra didattica a distanza e in presenza, escluse le prime classi.
Liguria- Da lunedì nelle scuole superiori, tranne per le prime classi, si passerà alla didattica a distanza a rotazione per il 50% degli studenti. In tutta la Liguria vale il divieto di assembramento, mentre a Genova il Sindaco ha disposto che dalle 9 di sera alle 6 del mattino “si potrà circolare soltanto se si va in uno specifico esercizio commerciale, in un ristorante o in un bar”.
Basilicata- da oggi e fino al 13 novembre nelle scuole superiori DAD per il 50 per cento degli studenti. Nell’ordinanza, si dispone anche la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica, ad esclusione di generi alimentari, edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie.
Altri Governatori stanno valutando misure restrittive da adottare, mentre in Sardegna si va verso un lockdown di 15 giorni. Secondo il presidente Salinas si tratterebbe di uno “Stop&Go” per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti per limitare in modo rapido ed incisivo la circolazione delle persone e, con esse, del virus. Il tutto da concordare con il Governo.
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