NOI C’ ERAVAMO ADEGUATI GIA’ A MAGGIO.

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I titolari delle palestre e delle piscine da quest’oggi sono alle prese con l’ultimatum del governo. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha dato una settimana di tempo alle palestre ed ai centri sportivi per adeguarsi ai protocolli del DPCM. Gran parte di loro però sostiene di essersi adeguata già a maggio. E allora – si chiedono – cosa può cambiare in una settimana, come possono evitare una chiusura, che già ieri parte del governo voleva già imporre?

 “Non riesco a capire il senso di queste dichiarazioni. – Spiega Julio Giannetto della Palestra Lions–  Noi ci eravamo già adeguati lo scorso maggio quando abbiamo riaperto rispettando tutti i protocolli che ci erano stati imposti. Abbiamo riorganizzato la palestra sacrificando i corsi e dislocando gli attrezzi anche nelle altre sale per consentire il distanziamento sociale cosa dobbiamo fare di più? Questa nuova stretta penalizza ulteriormente la nostra palestra perché proibisce gli sport da contatto. Quanto all’ ultimatum di una settimana personalmente mi sembra una presa in giro, temo che la decisione sia stata già presa, cosa può cambiare in una settimana francamente non lo so. Mi auguro solo che se ci sarà una chiusura che sia temporanea, altrimenti non so proprio come potremo andare avanti.”

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Julio Giannetto Palestra Lions

 

Sulla stessa linea anche Maurizio Pulitanò della Palestra No Stop Fitness. “Non capisco il senso di queste dichiarazioni e su cosa si basano -Dichiara – Noi come penso tutti i miei colleghi facciamo tutto come ci è stato chiesto, dall’uso della  mascherina, alla misurazione delle temperature. Devo immaginare che forse ora disporranno controlli per verificare il rispetto delle norme. Non credo poi che l’aumento dei contagi sia da attribuire proprio alle palestre, in questi luoghi  le regole si rispettano. A Messina ad esempio abbiamo avuto solo un caso accertato e comunque credo che se scatteranno  provvedimenti di chiusura  stavolta non resteremo a guardare, non escludo iniziative a tutela del nostro lavoro.”

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Maurizio Pulitanò, No Stop Fitness

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche Carmelo Sparatore titolare della Palestra Asd  non ci sta e sostiene che non è giusto penalizzare una categoria  come le palestre e più in generale lo sport. “Personalmente ho dotato la mia palestra di un sofisticato sanificatore al plasma aperto H 24 che viene usato persino nelle sale operatorie, ho sostenuto questa spesa a tutela della salute di tutti – spiega – Lavoriamo solo per appuntamenti, gli allenamenti durano 75 minuti,  garantiamo il distanziamento sociale, sanifichiamo gli attrezzi, abbiamo chiuso le docce. Se tutto questo non basta vuol dire che i protocolli che loro stessi avevano emanato non servono a niente. La rabbia è proprio questa. Abbiamo subito come tutti un duro lockdown, nei mesi estivi a causa del  caldo non abbiamo lavorato, abbiamo ripreso da poco e adesso vogliono farci chiudere. E chi ripagherà le nostre spese?

Carmelo Sparatore, Palestra Asd La Fenice

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