DOMANI LA GIORNATA DEL COMING OUT.

L’ 11 ottobre di ogni anno viene dedicato al “Coming out”. Il termine viene immediatamente identificato con il mondo LGBT (Lesbico, Gay, Bisex e Trans), e in effetti “Coming out” è l’abbreviazione dell’espressione anglosassone “Coming out from the closet”, ovvero, letteralmente, “venire fuori dall’armadio”, concetto solitamente riferito alla rivelazione della propria omosessualità da parte di persone LGBT+. Concetto che, spesso, viene anche confuso con il termine “outing”, che indica invece qualcosa di totalmente differente: se fare coming out, infatti, vuol dire esprimere e mostrare in maniera libera e sincera una parte molto importante della propria identità, fare outing su qualcuno, dichiarandone, per restare in tema, l’omosessualità, costituisce una violenza nei confronti di quella persona, perché equivale rivelare pubblicamente un aspetto così importante senza il consenso del diretto interessato.

La Giornata Internazionale del Coming Out si celebra domani in molti paesi.

Anche se l’Italia non è tra questi, molte associazioni LGBT italiane sottolineano l’importanza del “venire allo scoperto”, incoraggiando giovani e meno giovani a dichiararsi, ciascuno con i propri tempi, le proprie modalità e secondo le proprie necessità.

Oltre all’importanza che tale evento ha per la popolazione LGBT, la giornata del coming out potrebbe essere utile a tanti, non solo gay e lesbiche, ad avviare una riflessione sull’importanza dello “svelarsi” all’altro, e sul benessere individuale che può scaturire dal far emergere qualcosa che sia, allo stesso tempo, così personale e così caratteristico del nostro essere noi stessi.

Potrebbe essere interessante e, in un certo senso, salutare se ciascuno di noi approfittasse della giornata per uscire fuori dal proprio armadio personale, e fare coming out con un amico, un parente, un genitore.

Si pensi alla sensazione che si sperimenta quando si tiene per se un segreto, magari su qualcosa che si é fatto fatto, o che si pensa o si prova nei confronti dell’altro e poi, coraggiosamente, decidiamo di confessarlo al diretto interessato…

Quanti pesi ci si porta dentro giorno per giorno? Quanti carichi abbiamo senza nemmeno farci più caso? E soprattutto, quanto ci sentiremmo leggeri se li lasciassimo andare, aprendoci agli altri?

“E allora perché non cogliere quest’opportunità? In fondo, è sempre il Coming out day!”

(Alessia Cuccurullo)

Comunemente ogni anno per questa ricorrenza si organizzano degli eventi al chiuso per discutere, dibattere, visionare qualche proiezione sul tema. Quest’anno non è come gli altri. Il coronavirus ci costringe a limitare alle urgenze le riunioni al chiuso, ed anche per le urgenze cerchiamo di restringere le presenze allo stretto necessario. Il senso di responsabilità che ci distingue, ci porta a non attuare comportanti che possono mettere a rischio l’incolumità di chiunque. Per questo Arcigay Messina Makwan preferisce augurare a tutta la comunità LGBT+, un buon Coming Out Day usando anche le parole di Alessia Cuccurullo. Ricordiamo a tutt* che l’associazione è sempre presente sul territorio per sostenere tutti.

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