REFERENDUM: VERSO L’AFFERMAZIONE DEL SI.

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Dopo oltre 50.000 sezioni scrutinate la percentuale del al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari si attesta sul 67,8%. L’affermazione fa esultare i leader della maggioranza, il risultato fa il paio con i risultati delle elezioni regionali.

‘Risultato storico’ lo ha definito Di Maio che ha subito rilanciato sul taglio agli stipendi dei parlamentari e su ‘una legge elettorale proporzionale’.

Soddisfatto per il PDI  Nicola Zingaretti che auspica ora di aprire alla strada delle riforme.

Quello sul taglio dei parlamentari è il quarto referendum costituzionale confermativo della storia della Repubblica. Nei primi tre due volte la legge approvata dal Parlamento senza la maggioranza dei due terzi e’ stata respinta dagli elettori, una sola e’ stata approvata ed e’ diventata legge costituzionale. In base a quanto prevede l’articolo 138 della Costituzione, per il risultato non conta il quorum dei votanti che invece determina la validita’ dei referendum abrogativi.

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L’affluenza definitiva al voto per il referendum costituzionale è stata del 53,84% . I dati si evincono dal sito del Viminale.

Secondo le proiezioni della serata, 3-3 la partita delle Regionali, per il centrosinistra il risultato appare più di un pareggio.

Il governatore del Veneto Zaia si appresta a fare il bis con il 75,9% delle preferenze risultando il governatore più votato dall’istituzione delle Regioni.

Il secondo mandato si profilo per il governatore della Campania, l’istrionico De Luca che si attesta al momento al 64,9%, In Liguria ottimo risultato anche per Toti con il 54,9%, in PUglia Emiliano batte Fitto-

Attesissimo il risultato della Toscana dove per il centro sinistra vince Giani con il 48%.  Le Marche vanno al centrodestra: ad Acquaroli il 49,6% dei voti, Giorgia Meloni sui social scrive “Trionfo Marche! ” strappando così una regione al centro/sinistra.

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Da nord a sud Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni dove si è votato.

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