PAOLO CHILLE’ HA SMESSO DI LOTTARE

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Non ce l’ha fatta Paolo Chillè, il giovane affetto da una rara forma di tumore per il quale, con tante iniziative di beneficenza, si era mobilitata la città di Messina.

Da ieri sera purtroppo nei socialla sua immagine è costellata da R.I.P., cuori e saluti. non ce l’ha fatta Paolo Chillè, il 27enne affetto da sarcoma fibromixoide per il quale più volte la città di Messina con privati, associazioni, eventi si era mobilitata avviando raccolte di fondi  a 360° che avevano coinvolto tantissime persone, negozianti, benefattori di ogni estrazione sociale.

La notizia della morte è giunta nella tarda serata di ieri, l’ha comunicata il padre sulla pagina  Facebook “Raccolta fondi per Paolo Chillè”. Nel post c’era scritto  «Il nostro grande eroe Paolo è volato in cielo».

Subito dopo è stata una tempesta di messaggi e condivisioni. Tutta la città ma anche la Sicilia e tantissime altre località avevano conosciuto la storia di Paolo e si erano interessati al suo caso.

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Da tempo la famiglia aveva lanciato un grido di aiuto alla città per avere un sostegno economico per provare a sconfiggere il tumore che divorava le ossa del ragazzo, che ha lottato con tutte le sue forze fino alla fine.

L’ultimo aggiornamento sulle sue condizioni risaliva al 10 giugno, con le notizie sullo stato di salute del giovane, costretto momentaneamente ad interrompere la cura americana a cui si era sottoposto. Purtroppo l’aggravarsi della malattia non ha consentito al ragazzo di proseguire il suo cammino di speranza e si è spento  nella tarda serata di ieri.

Paolo Chillè se ne va a soli 27 anni. Quattro anni fa gli venne comunicata la terribile diagnosi: sarcoma fibromixoide, un tumore raro posizionato nella gabbia toracica considerato da molti centri specializzati italiani come inoperabile. Da quel momento inizia i viaggi della speranza nei maggiori centri specializzati italiani, Paolo comincia la radio e la chemioterapia ma i  risultati non solo quelli sperati.

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Una luce sembra arrivare dal Columbia University Medical Center di New York, poi dal centro oncologico di Santa Monica, in California, ma servivano ben 600mila euro per i costi. Scatta così la grande corsa di generosità dei messinesi.   Le iniziative di beneficenza e le raccolte spontanee si susseguono senza sosta, la generosità dei messinesi è fantastica. Paolo sente il calore della sua città, s’incoraggia e così anche i suoi familiari.

Paolo vola negli Stati Uniti d’America, inizia ad affrontare le cure, i suoi genitori, la sua fidanzata gli stanno vicini. Paolo affronta con coraggio le difficoltà della malattia senza arrendersi mai. Ma nelle scorse ore la sua grande forza di volontà purtroppo non è bastata. Lascia un grande esempio di cuore e di coraggio e purtroppo tanto dolore nelle persone che l’hanno conosciuto.

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