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La psichiatra Maria Trimarchi esamina il giallo di Caronia ed il parricidio di Pierluigi Mollica, due tragici destini legati da un filo sottile: inquietudine e malessere.
La morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele e il parricidio di Pierluigi Mollica sono due tragici avvenimenti che hanno fortemente toccato la provincia di Messina ed hanno turbato i nostri animi e scosso le coscienze, perché eventi così cruenti ci mettono in contatto con le emozioni più oscure, quelle con cui speriamo di non dover mai fare i conti nella vita. In entrambi i casi colpiscono le dichiarazioni fatte da chi conosceva bene le vittime di queste tragedie.
IL GIALLO DI CARONIA
“Nel periodo del covid Viviana è stata malissimo, aveva paura che succedesse qualcosa a me o al bambino”, ha dichiarato Daniele Mondello, marito di Viviana. Daniele era preoccupato per la moglie, lei –ha sostenuto- vedeva ombre e pericoli ovunque, per questo aveva un’attenzione morbosa nei confronti del figlio.
IL PARRICIDIO DI PIERLUIGI MOLLICA
“Non aveva mai accettato che mio zio si fosse separato dalla moglie e si fosse rifatto una vita. Non voleva che la nuova compagna stesse con loro in casa. Ha dichiarato alla Gazzetta del Sud il cugino di Gabriele Mollica. “E’ un bravo ragazzo, aveva dei problemi, non è mai stato violento”. “A scuola aveva un insegnante di sostegno. Ora passava il suo tempo con i videogames. Mai avremmo pensato che potesse colpirlo con oltre 40 coltellate.”
Dichiarazioni queste che fanno presupporre che entrambi i casi siano accomunati da una fragilità mentale e da un disagio psichico tali da poter portare a sviluppare un disturbo psichiatrico.
L’OMS definisce la salute mentale come uno stato di benessere in cui una persona può realizzarsi a partire dalla proprie capacità, affrontare lo stress della vita di ogni giorno, lavorare in maniera produttiva e contribuire alla vita della sua comunità.
La salute viene definita come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia. La salute mentale è dunque parte integrante della salute e del benessere. Eppure la maggior parte dei delle malattie psichiatriche, non vengono né diagnosticate né trattate. Questo perché purtroppo ancora ci sono troppi pregiudizi sui disturbi mentali che portano a sviluppare un sentimento di vergogna in chi ne soffre o nei familiari.
Per tali motivi molto spesso le malattie psichiatriche vengono sottovalutate o peggio diniegate. Eppure in casi estremi si può arrivare a veri e propri eventi tragici.
E’ un bisogno dell’essere umano quello di pensare che le cose succedono agli altri, che noi avremmo fatto questo o quello per evitarlo.
COME RICONOSCERE UN PROBLEMA
E’ dunque fondamentale non sottovalutare mai sintomi come la depressione, il suo opposto, cioè un eccesso di energia, un ridotto bisogno di sonno, le spese eccessive, l’insonnia, cambiamenti repentini del carattere, la paura immotivata che gli altri possano essere dei nemici, l’eccessivo nervosismo, gli scatti di rabbia, comportamenti inusuali, strani, l’iper religiosità. In questi casi è sempre bene rivolgersi agli specialisti che si occupano di salute mentale che ci possono aiutare a capire e a curare eventuali disturbi. Gli psicofarmaci, al pari di altri, sono una classe di farmaci che va a correggere alcuni squilibri dei neurotrasmettitori, sostanze che servono ai nostri neuroni per un normale funzionamento e non farmaci che sedano, come troppo spesso si pensa.
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