ECCO COME RACCONTO LA POTENZA DELLE “FIMMINE” SICILIANE E L’ARANCINO

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«Racconto il coraggio delle donne e la potenza delle “fimmine” siciliane» così Catena Fiorello Galeano introduce il suo nuovo libro “Cinque donne e un arancino”, presentato ieri a Messina.

Un libro lanciato in un periodo difficile, nei primi mesi post lockdown, ma anche questa decisione ha un suo perché. L’autrice lo ha raccontato durante l’incontro di ieri, organizzato da Daniela Bonazinga in collaborazione con il Circolo del Tennis e della Vela, nella persona del presidente Antonio Barbera, che ha gentilmente concesso la splendida location in riva al mare.

«È il primo evento che organizzo dopo il 9 marzo – ha spiegato Daniela Bonazinga – con tanto coraggio, visto che abbiamo tutti i protocolli anti Covid da rispettare, ma sono contenta di ospitare una persona che oltre ad avere il dono della scrittura ha quello della parola».

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Ai microfoni di Me Style Catena Fiorello Galeano ha raccontato qualche aneddoto del “backstage” del suo libro.

Come nasce l’idea di questo racconto?

Volevo raccontare una storia corale di donne siciliane del nostro tempo, però con uno sguardo al passato, senza cadere nel luogo comune della Sicilia arcaica. Volevo ambientare inoltre un racconto in un luogo che non fosse vicino al mare come ho fatto anche per “Tutte le volte che ho pianto”, ambientato proprio a Messina.

L’anno scorso a luglio una sera vado a mangiare arancini in un paese nell’entroterra di Letoianni, Mongiuffi Melia. Nella piazza principale di questo paese piccolissimo c’è questa rosticceria nuova che fa svariati tipi di arancini diversi. Mentre mangiavo ho immaginato una storia ambientata in quel luogo, con sole “fimmine” come protagoniste.

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Quando c’è stato il lockdown scrivevo un altro libro che sarebbe dovuto uscire questa estate, ma mi sono resa conto che non andava bene per il periodo che, come immaginavo, ci aspettava dopo la pandemia. Allora ho pensato di pubblicare questo, in quanto la storia di queste donne deve trasmettere positività. Allora ho chiamato il mio editore e gli ho spiegato che volevo questo libro, in estate.

Il libro avrebbe parlato alle donne e non solo. Mi sono inoltre presa la responsabilità di pubblicarlo in quello che sarebbe stato sicuramente un periodo difficile. In questi periodi non devi chiudere le porte e io ho accolto la sfida.

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Arancino o arancina, che ne pensa di questo “battibecco” tra Sicilia orientale e occidentale?

Quando andavo a fare la presentazioni dalle parti di Palermo, mi pregavano di chiamarla arancina, a furia di chiamarla così ho capito che ha un suo perché il femminile. Ho scelto arancino per il mio libro perché qui lo chiamiamo così e poi, queste 5 donne le vogliamo fare accompagnare da un uomo? Allora assolutamente arancino.

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TRAMA “CINQUE DONNE E UN ARANCINO”

A raccontare in breve le vicende di Rosa, Giuseppa, Maria, Nunziatina e Sarina, è stata la stessa autrice che ha anticipato: «Saranno cinque libri, dove ogni donna sarà protagonista e sarà accostata a una pietanza tipica, anche se in ogni libro parlerò di tutte le protagoniste e delle storie che ruotano attorno al loro mondo».

«Rosa nella sua seconda vita dopo la morte del marito – ha spiegato l’autrice – torna in Sicilia da Milano, per tentare di far risorgere il suo paesino. Individua altre 4 donne e le coinvolge nel progetto di aprire questa rosticceria: all’inizio sono restie ma poi capiscono che il sogno di Rosa si può fare. Lei investe tutto in questo sogno.

Il progetto parte ma non decolla subito, ma è proprio quando pensiamo che il destino si è accanito contro di noi, che di punto in bianco arriva qualcuno che cambia la nostra vita. L’unica che non vuole chiudere, nonostante le difficoltà, è sempre Rosa che trasmette alle altre la tenacia di continuare. In quel momento arriva una donna da lontano, per caso, e da qui si apre la seconda parte del libro.

Non ho scritto una favola in cui racconto cose impossibili, racconto qualcosa che può accadere ad ognuno di noi, solo se non chiudiamo le porte, ma rimaniamo con le antenne dritte e le finestre aperte per sentire la voce di qualcuno».

“Cinque donne e un arancino” è disponibile presso la libreria Bonazinga.

 

 

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