CHIUSE LE DISCOTECHE, QUALE FUTURO PER IL DIVERTIMENTO?

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Il Ministro della salute Roberto Speranza motiva la decisione di ieri per tutelare la prossima apertura delle scuole. Intanto anche fra i vip impazzano le polemiche. Consentito l’intrattenimento musicale senza ballo

Qualcosa era nell’aria già nei giorni scorsi, ma implicitamente è sembrato come se dovesse passare il ferragosto, giorno dedicato al relax, ed al divertimento per eccellenza. Ieri pomeriggio –sebbene fosse domenica- l’atteso vertice stato regioni e la non sorprendente decisione: le discoteche devono chiudere perché causano assembramenti. Ed ecco la motivazione del ministro: “Tra meno di un mese dobbiamo riaprire scuole e università in sicurezza. E non possiamo sbagliare. Non c’è un finale già scritto in questa partita, dipende dai nostri comportamenti e tutti, a cominciare dai ragazzi, dobbiamo esserne consapevoli. Non fatemi passare per il maestrino con la bacchetta, guai a criminalizzare i giovani. Anzi è a loro che chiedo una mano: aiutateci a tenere sotto controllo il contagio ha concluso  il ministro.”

Il provvedimento prevede inoltre  mascherine obbligatorie all’aperto nei locali dalle 18 alle 6 del mattino.

LE REAZIONI

Da ieri non si parla d’altro. L’argomento interessa tanti e soprattutto coinvolge tanti operatori economici e tanti lavoratori. Il governo per loro promette dei ristori economici ma a giudicare dalla lentezza dei provvedimenti di questi mesi si può già parlare di un settore ormai al collasso.

Impazzano anche le opinioni di personaggi a vario titolo interessati

Secondo il direttore di radio dj Linus non andavano aperte. «A Ibiza – ah dichiarato- hanno avuto il coraggio di tenerle chiuse. I ragazzi hanno migliaia di modi per divertirsi, favorire i problemi è stato stupido»

Di diversa opinione Vittorio Sgarbi. “Anche i gatti sanno che io non vado in discoteca, però un giovane che è in vacanza ha il diritto di andarci e ci sono molte ragioni per pensare che è una pura invenzione che lì possa passare il contagio.  Impedire ai giovani di andare in discoteca è un atteggiamento da dittatura. Dal virus non si esce morti ma vivi, soltanto se si è già malati o particolarmente debilitati il virus può pesare su altre patologie, ma non è la causa essenziale o fondamentale.

L’imprenditrice  e parlamentare Daniela Santanchè ha annunciato che la sua discoteca a Forte dei Marmi resterà aperta.  “La questione, in realtà, è molto semplice i ragazzi ci possono andare, possono stare seduti ai tavoli, possono bere. L’unica cosa che non possono fare è ballare».

Appunto, per chiarezza l’intrattenimento musicale si può continuare a fare senza far ballare, occorre dunque chiarire bene questo aspetto.

Certo, non è la stessa cosa, le discoteche diventano quasi dei bar all’aperto dove bere (con moderazione) ed ascoltare musica a volumi bassi. Cambia tutto, cambia l’idea del divertimento.

Una cosa è certa, adesso bisogna stare accanto agli imprenditori del settore che hanno aperto con grandi sacrifici ed esponendosi a tanti rischi economici e soprattutto fare una riflessione seria: quale sarà il futuro del cosiddetto settore del divertimento?

Da adesso bisogna fare una seria riflessione, trovare alternative e dopo queste chiusure fare rispettare i divieti nei luoghi di altri assembramenti: spiagge, porti, stazioni ferroviarie, luoghi affollati.


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