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Parla così Laura Tringali, il nuovo assessore comunale alla pubblica istruzione del Comune di Messina. a Me Style svela “la scuola dei suoi sogni”. Quanto alla delega alle pari opportunità annuncia che rispetterà le idee di tutti ed il dialogo è la sua forza.
“Mi sento tranquilla, il mio stile di vita mi porta ad affrontare ogni cosa con il giusto coinvolgimento emotivo ma anche con il giusto distacco per leggere con la massima lucidità fatti e cose.”
Risponde così Laura Tringali, la seconda new entry della giunta De Luca il giorno dopo la nomina ad assessore comunale alla pubblica istruzione, servizi scolastici, pari opportunità e banca del tempo.
E’ serena, ma anche molto motivata, la prof.ssa Tringali, che da oltre un anno è dirigente scolastico dell’Istituto Professionale Antonello. Una nomina la sua che nasce da rapporti personali con il sindaco Cateno De Luca.
- Quando le ha proposto l’incarico il primo cittadino?
“Un paio di settimane fa. Ci siamo incontrati, abbiamo parlato e per qualche giorno non ci ho pensato più, avevo tante incombenze a scuola fra esami ecc per cui la mia mente era già impegnata. Poi qualche giorno fa ci siamo risentiti ed ho deciso di accettare.”
- Cosa l’ha convinta a dire si?
“Più che cosa direi chi. Mia madre mi ha convinta ad accettare, ho chiesto solo a lei cosa dovessi fare, ha 91 anni ed è una grande donna. Mi sono seduta accanto a lei e le ho detto: mamma, cosa devo fare? Ho poco tempo per pensare ed è come prendere il fuoco con le mani. Lei mi ha risposto: devi accettare, tu saprai come fare, a questo punto ho sciolto le riserve ed ho detto si. Io sono come Cateno, i valori della famiglia per me sono sacri, hanno priorità su tutto.”
- Essere assessore alla pubblica istruzione ed al tempo stesso dirigente scolastico di un Istituto potrebbe e procurarle qualche disagio nel corso delle sue scelte?
“Assolutamente no. Io sono stata dirigente di numerose scuole della città di Messina e sono certa che potrò mettere a frutto questa mia esperienza e che mi sarà utile e preziosa. De Luca non mi ha scelto seguendo una logica politica ma ha fatto una scelta di competenza. Quanto all’Antonello, tutti mi hanno dimostrato subito gioia per il nuovo incarico, che, ritengo sarà per tutti noi un valore aggiunto. Io amo tutte le scuole di Messina come dice in una bellissima poesia Pablo Neruda sono ragni di mia proprietà.”
- Cos’è per lei la scuola?
“La scuola per me non è solo edificio, ma sono volti, storie, persone. Ho una certa fotografia davanti, so che quando comincerò questo lavoro sarà molto difficile e magari criticabile. In questi anni però ho intessuto tanti rapporti con tanti dirigenti della città, sono anche vice presidente regionale dell’ANP, l’associazione nazionale presidi, anche quest’esperienza mi sarà molto utile.”
- In questo momento le scuole non sono in vacanza, sono in attesa delle linee del governo per la riapertura degli istituti con gli alunni.
“Sono uscite le linee guida per l’infanzia siamo in attesa delle altre. In attesa stiamo facendo un percorso preparatorio per avere ognuno di noi un quadro della propria scuola e delle sue criticità. Ci sono 32 scuole da gestire, non riusciremo a risolvere tutto e subito, ritengo che si debba cominciare per prima dagli istituti comprensivi. Vedremo comunque scuola per scuola, di certo l’istruzione deve tornare a svolgersi in presenza.”
- Come deve essere la scuola dei suoi sogni?
“Prima di rispondere vorrei a soffermarmi su due parole che ritengo da cancellare: pregiudizi e normalità. Bisogna affrontare il cambiamento senza pregiudizi e la normalità non esiste, siamo tutti diversi ognuno con la propria specificità ed in questo senso penso agli alunni diversamente abili o ai ragazzi delle categorie più fragili verso i quali serve maggiore attenzione, dobbiamo fare nostri questi concetti e aiutare questi ragazzi e le loro famiglie a superare questi problemi. La scuola dei miei sogni è poi un continuo divenire, dobbiamo rinnovare le nostre metodologie , trovare le risorse strumentali ed economiche per creare ambienti di apprendimento pienamente fruibili, non ho la bacchetta magica ma m’impegnerò a fondo in tal senso. Personalmente mi piace aprire strade che poi percorreranno tutti.”
- Ha avuto anche la delega alle pari opportunità, quale sarà il suo apporto?
Già il concetto di pari opportunità non dovrebbe esistere perché siamo tutti ugualmente diversi e pertanto non ci dovrebbe essere alcuna differenza fra uomo e donna. Potrò essere d’accordo oppure no su alcune cose, ma io rispetterò tutte le idee senza avere la presunzione di sapere se sono giuste. Io sono per il dialogo.”
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