Tra le tante novità introdotte dal Decreto Rilancio, l’emendamento intitolato “premio a chi paga” prevede una riduzione dei tributi locali per i contribuenti che utilizzeranno una specifica modalità di pagamento.
I Comuni avranno la possibilità di premiare, alleggerendo il carico fiscale con uno sconto del 20% su IMU, TARI e gli altri tributi locali, tutti i cittadini che utilizzeranno la domiciliazione bancaria.
Come ottenere lo sconto?
Il contribuente dovrà indicare il conto corrente bancario o postale su cui intende addebitare direttamente il pagamento delle imposte. A tal fine, sarà necessario compilare e presentare un R.I.D. (Rapporto Interbancario Diretto) ovvero un’autorizzazione permanente di addebito in conto corrente, non più il solito Modello F24.
A chi spetta?
L’unica condizione per ottenere il risparmio di un quinto su imposte e tasse, è la modifica della modalità di pagamento, utilizzando la domiciliazione bancaria o postale. Ma ciascun singolo Comune sarà libero di aderire alla proposta, formulando un’apposita delibera.
Al momento, non risulta adottato alcun atto che confermi l’adesione alla riduzione da parte del Comune di Messina.
Da qualche mese, invece, grazie al provvedimento della Giunta Municipale n.252 del 29 maggio, il pagamento di tributi, tasse e imposte è stato posticipato fino al 16 settembre. Per i messinesi in difficoltà, tutte le scadenze previste dal 29 maggio al 15 settembre, potranno essere rinviate senza l’applicazione delle sanzioni per tardivo versamento.

La nuova IMU 2020
Per quest’anno, alcune imposte come IMU e TASI sono state modificate ed accorpate. La nuova IMU comprende la TASI, diventando un unico tributo. Si potrà continuare a pagare in una o due rate, a discrezione del contribuente. La scadenza della prima rata è il 16 giugno per pagare l’acconto, la scadenza della seconda è il 16 dicembre per il saldo. L’intero importo dovuto potrà essere versato entro la prima scadenza.
Chiaramente chi non è riuscito a pagare la prima rata entro il 16 giugno, può usufruire del rinvio concesso dal Comune di Messina.
Ricordiamo, inoltre, che resta invariata la possibilità di una riduzione della base imponibile del 50% per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ad un genitore o un figlio. L’immobile deve essere adibito ad abitazione principale, non deve appartenere ad una delle categorie catastali “di lusso” ed il contratto di comodato deve essere regolarmente registrato.