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Antipatici, tristi, arrabbiati, gracilini e pronti a farti sentire in colpa per aver mangiato a Pasqua del ‘95 il coniglio in agrodolce. Sono loro: i vegani. “Presto…. Scappiamo… nascondi quella griglia… Oddio… adesso cominciano a parlarci da dove prendono la B12!”
Va bene forse ho un po’ esagerato, ma spesso in TV o sui giornali ci descrivono così! Io sono vegana da oltre 8 anni, faccio sport, sono felice, mi diletto a sperimentare ai fornelli e mi sento molto lontana dalla descrizione che danno i media.
Mi definisco una vegana “moderata”, nel senso che moderatamente rompo le balle: ho amici “non vegani”, vado alle grigliate con loro, mangiando sempre altro ovviamente, anzi cucinando piatti che anche gli altri possano apprezzare, mi capita di dover lavorare per aziende che “cucinano” animali. Ho fatto la mia scelta parecchio tempo fa, quando ancora tutti ti guardavano in maniera “strana”. Ecco per me essere vegani è una scelta, una di quelle scelte che facciamo ogni giorno (come scegliere cosa indossare, scegliere cosa mangiare nel panino, scegliere con chi uscire).
Un giorno io ho scelto semplicemente che non avrei più mangiato animali perché ritenevo sbagliato amare un cane e nello stesso tempo uccidere un vitello. Così ho detto addio a tutti prodotti alimentari a base di carne, pesce, uova e latticini.
In questo piccolo articolo, voglio illustrare agli amici di ME Style 5 cose che forse non sanno su di noi vegani, ovviamente senza opere di convincimento (non sono mica una Testimone di Geova!) e senza entrare nel campo della medicina e della nutrizione, ambiti che non mi appartengono.
1. Non siamo una comunità, o una setta, non siamo figli dei fiori. Non abbracciamo gli alberi, non andiamo a fare meditazione tutti insieme, non corriamo nudi per i campi e non facciamo l’amore tra di noi da Trieste in giù. Quella era la California degli anni 70, Baby! Alcuni temi della cultura hippie, come la lotta al consumismo e la non violenza, sono dei temi che personalmente mi appartengono, ma l’equazione vegano=figlio dei fiori non è corretta per niente.
2.Non siamo tutti attivisti. Non lanciamo vernice rossa a chi passeggia con le pellicce, non tiriamo pietre a chi va allo zoo. Come in ogni gruppo sociale, c’è chi lotta, chi sostiene la lotta e c’è a chi non frega nulla.
3. Non siamo erbivori. Mangiare vegan non significa mangiare cose strane, o super-salutiste, o, al contrario, tutti cibi preconfezionati. Semplicemente, basta imparare a preparare i nostri piatti abituali variando alcuni ingredienti e poi strada facendo ne possiamo aggiungere molti altri di nuovi! La cultura culinaria mediterranea, fortunatamente, ha una infinità di piatti cosiddetti “vegani”. Dalla pasta al pomodoro alla caponata, dalla pasta col macco alla peperonata. E le cose strane? Il tofu è un alimento che esiste nella cultura orientale da tanti anni… praticamente è strano come l’hamburger!
4. I vegani non sono gracilini. Esistono molti atleti vegani famosi che, grazie a una dieta vegetale, sono riusciti a raggiungere importanti risultati. Per fare alcuni nomi: Venus Williams – la celebre tennista, Carl Lewis – ex velocista e lunghista statunitense, Patrik Baboumian – l’uomo più forte del mondo, Lewis Hamilton – campione di formula 1, e per restare nel nostro Paese, Mirco Bergamasco – ex star della nazionale italiana di Rugby.
5. I vegani non sono a dieta. Molto spesso mi sento dire “Ah ma le patatine fritte non le mangi giusto?” oppure “Pane e pasta per te niente, vero?” Sfatiamo un mito, i vegani non seguono una dieta dimagrante. Noi mangiamo tutto ciò che non contiene derivati animali, e questo contempla sia cibo salutare sia prodotti golosi e pieni di grassi. Quindi grissini, bruschette, patatine fritte, pasta con le zucchine fritte, pomodori e melanzane sott’olio, etc etc. Ovviamente se mi dovessi nutrire solo di questo avrei sia problemi di peso che problemi di salute. Come in ogni regime alimentare è sempre meglio variare e mangiare di tutto un po’.
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