PER SEMPRE GIOVANE

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Compie 80 anni oggi la più grande cantante della musica italiana che ha costruito il suo mito  scomparendo dalle scene e regalando la sua voce solo su disco e restando così per sempre giovane.

Di Patrizia Casale

Se Mina avesse deciso di tornare a cantare dal vivo io sarei partita in  “pellegrinaggio e come me chissà quanti fans,  fra questi anche Mia Martini, che, nel maggio del 94 in collegamento nella mia “Domenica Insieme” su Rtp dopo aver svelato il desiderio di voler fare un duetto con Mina (dichiarazione ripresa dalla stampa nazionale) disse anche che si sarebbe unita a noi per andare a  vederla dal vivo. Potenza e semplicità delle vere grandi come Mia Martini.

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Le canzoni che più amo di Mina sono quelle degli anni 70, “Insieme”, “Amor Mio”, “E poi” su tutte e poi “Grande, grande grande”, “Non gioco più”, “la pioggia di marzo”  e quelle  sexy che subirono la censura dell’epoca “L’importante è finire”, e “Ancora, ancora, ancora.”

Un cenno a parte per il periodo esaltante di Mogol – Battisti di “E penso a te”, “Emozioni”, “I giardini di marzo” dove  Mina e Lucio duettano sulle note dei grandi pezzi di lui. Entrambi condivisero la stessa scelta: lasciare le scene musicali per materializzarsi solo sui dischi.

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Se quelle degli anni 60 come “Se telefonando”, (testo Maurizio Costanzo ispirazione musicale Ennio Morricone) “Città vuota”, “Tintarella di luna” avevano rivelato tutta la forza di un personaggio controcorrente, che con la voce faceva  quello che vuole –esattamente così come nella vita-  i successivi anni 80 sono quelli del “trasformismo dell’immagine” di Mina. Ogni sua copertina era un evento. In “Attila”, che da il via ai suoi dischi doppi,  Mina parla dell’invisibilità e compare diafana,  in “Salomè”  è con la barba,  in “Rane Supreme” con il corpo da culturista.

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Gli anni 90 e 2000 presentano un’interprete che quasi ogni anno regala una sua “perla da collezione”  sempre dischi doppi, uno di cover e l’altro di inediti. Mina da spazio ai giovani e reinterpreta “Caruso” di Lucio Dalla, “Billie Jean di Michael Jackson”, “Oggi sono io” di Alex Britti e molte altre. Nel 98  “Mina Celentano” dopo  Attila e Frutta e Verdura  diventa uno dei dischi più venduti della sua carriera, “Acqua e sale” è uno dei successi dell’anno, un’eccezione  rispetto agli altri lavori successivi.

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L’ultimo del 2019 è “Mina Fossati” album evento della cantante italiana con Ivano Fossati, “L’infinito di stelle” è uno dei brani più belli.

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Mina è stata anche un’icona di stile, non seguiva la moda ma lanciava le mode, quella degli abiti lunghi, del trucco marcato negli occhi, della sensualità espressa apertamente.

Tante le “leggende” intorno al suo nome. Rifiutò di lavorare nel cinema nonostante gli inviti di   Fellini e  Francis Ford Coppola,  per paura di volare non cantò in America con Dean Martin, disse di no a Liza Minnelli che voleva incidere in inglese “Ancora, ancora, ancora”.

Oggi Mina è una nonna tranquilla, vive in Svizzera, ascolta tanta  musica italiana e internazionale. Non festeggia i suoi compleanni e di certo avrà sorriso in queste sere in cui tutte le tv gli hanno dedicato omaggi e speciali. unconventional sempre…ma dentro di sé ne sarà stata felice.

 

Buon compleanno Mito!

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